In arrivo i primi vaccini contro il cancro, malattie cardiovascolari, autoimmuni e rare

Il gruppo farmaceutico Moderna “Il vaccino sarà altamente efficace e salverà milioni di vite”

Entro il 2030 saranno disponibili i vaccini contro il cancro che colpiscono diversi tipi di tumore. Ad annunciarlo sul quotidiano britannico The Guardian il gruppo farmaceutico Moderna che ha sviluppato uno dei vaccini a mRNA più efficaci contro il coronavirus.

Proprio sulla base dell’esperienza acquisita dai vaccini anti-covid, la ricerca ha fatto progressi in soli 12-18 mesi e Moderna è fiduciosa nell’offrire vaccini antitumorali personalizzati contro diversi tipi di tumore in soli cinque anni. Il dottor Paul Burton, chief medical officer dell’azienda farmaceutica Moderna ha affermato che “Avremo il vaccino e sarà altamente efficace, e salverà molte centinaia di migliaia, se non milioni di vite”. “Quello che abbiamo imparato negli ultimi mesi – ha aggiunto – è che l’mRNA non è solo per le malattie infettive o per il Covid, ma grazie agli studi scientifici può essere applicato a tutti i tipi di aree patologiche: cancro, malattie infettive, malattie cardiovascolari, malattie autoimmuni, malattie rare”.

Le terapie basate sull’mRNA funzionano insegnando alle cellule come produrre una proteina che inneschi la risposta immunitaria del corpo contro la malattia.

Un vaccino contro il cancro a base di mRNA allerterebbe il sistema immunitario di un cancro che sta già crescendo nel corpo di un paziente, in modo che possa attaccarlo e distruggerlo, senza distruggere le cellule sane.

Ciò comporta l’identificazione di frammenti proteici sulla superficie delle cellule tumorali che non sono presenti su cellule sane – e che hanno maggiori probabilità di innescare una risposta immunitaria – e quindi la creazione di pezzi di mRNA che istruiranno il corpo su come fabbricarli.

I medici eseguono una biopsia del tumore e la inviano a un laboratorio, dove il materiale genetico del paziente viene sequenziato per identificare le mutazioni che non sono presenti nelle cellule sane. Successivamente, un algoritmo di apprendimento automatico identifica quali di queste mutazioni sono responsabili della crescita del cancro. Nel corso del tempo, apprende anche quali parti delle proteine ​​​​anomale codificate da queste mutazioni hanno maggiori probabilità di innescare una risposta immunitaria. Quindi, gli mRNA per gli antigeni più promettenti vengono prodotti e confezionati in un vaccino personalizzato.

Burton ha inoltre spiegato che più infezioni respiratorie potrebbero essere coperte da una singola iniezione, consentendo alle persone vulnerabili di essere protette da Covid, influenza e virus respiratorio sinciziale (RSV), mentre le terapie a mRNA potrebbero essere disponibili per malattie rare per le quali attualmente non esistono farmaci.

Con le terapie basate sull’mRNA sarà dunque possibile trattare “malattie rare che prima non erano trattabili, e penso che tra 10 anni ci avvicineremo a un mondo in cui puoi veramente identificare la causa genetica di una malattia con relativa semplicità”, ha concluso l’esperto.

Fonte: Health Online

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